Tempo di cerimonie e bilanci per il percorso formativo internazionale in inglese nella scuola d’eccellenza di ACOF, con due liceali diplomati con lode. La coordinatrice didattica Laura Papini: “Ragazzi straordinari, hanno le potenzialità per affrontare qualsiasi sfida”. Festa anche per le famiglie dell’istituto che accompagna gli studenti dai 3 anni sino alla maggiore età all’insegna di una didattica innovativa e interculturale.
BUSTO ARSIZIO – “Nella vita vi chiederanno tanto e affronterete molte sfide, ma voi avete tutte le potenzialità per affrontare e superare ogni ostacolo, quindi realizzarvi. Io vi ho visti crescere, compiendo un percorso educativo ricco e straordinario, nel quale avete costruito le basi per il vostro futuro, quindi non dovete mai porvi limiti”. Con queste parole Laura Papini, coordinatrice didattica di The International Academy, celebra ragazzi e ragazze che sono arrivati in fondo al tragitto formativo della scuola internazionale in inglese dell’universo ACOF, una realtà d’eccellenza che accompagna gli studenti dai 3 ai 18 anni con un metodo d’insegnamento dinamico, aperto al mondo e caratterizzato da una didattica innovativa.
In questi giorni, al termine di un’annata intensa e ancora una volta molto particolare a causa del Covid, si stanno tenendo i Graduation Day, cerimonie ristrette, quindi sicure ma comunque intense e partecipate, che consentono di dare il giusto merito a chi ha portato a termine un viaggio scolastico che si distingue per la qualità, per l’impegno costante nel far emergere le potenzialità degli iscritti grazie alla professionalità dei docenti, ma anche per la grande attenzione rivolta alle esigenze delle famiglie, mai come in questi tempi bisognose di trovare nella scuola un punto di riferimento preparato e rassicurante.
Un tributo speciale è riservato ai diplomati del liceo quadriennale, specie a coloro che hanno terminato l’esame con la lode. Una è Rachele Kaplun: “Non pensavo – dice – che quattro anni potessero passare così in fretta. Sembra ieri il primo giorno di scuola, e invece eccoci già alla cerimonia di fine anno, bellissima, la quale fissa la conclusione di un altro capitolo della mia vita, pieno di esperienze e persone che mi hanno segnato in positivo. Rifarei tutto altre cento volte e voglio ringraziare i professori e i miei compagni per aver reso questi quattro anni stupendi. Frequentare questa realtà è stata una delle decisioni migliori che abbia preso perché mi ha fatto capire che la scuola non è solo banchi, libri e lavagne, ma è rappresentata da tutte le persone che incontri”. Diploma con il massimo dei voti anche per Luca Bassani, il quale spiega: “L’esperienza al liceo internazionale è stata fondamentale all’interno del mio percorso di crescita perché mi ha fatto sviluppare diverse abilità che neanche credevo di avere. Sono grato a tutti coloro che mi hanno permesso di migliorare e ringrazio l’istituto per la splendida cerimonia di fine anno”.
In The International Academy è tempo di bilanci – in tal caso intermedi – anche per gli studenti più piccoli, quelli che frequentano le sedi della Nursery in via General Biancardi, della Primary School in via Andrea Costa e della Middle School in via Varzi. Anche per loro traguardo raggiunto e felicità per le famiglie. Come spiega Maddalena, madre di due giovanissimi inseriti nella realtà interculturale di ACOF: “Sono mamma di Sofia, 14 anni, e Giovanni, 11 anni. Mia figlia quest’anno ha concluso la scuola media dopo aver frequentato la Primary School e i tre anni di Middle. Mio figlio ha invece terminato la scuola primaria e ha iniziato il percorso in ACOF dalla Nursery. Gli ambiti che hanno frequentato sono stati contraddistinti tutti da una grande professionalità ed empatia dei docenti che hanno accompagnato i miei ragazzi nella crescita sia dal punto di vista didattico sia da quello umano. Il loro livello nelle lingue straniere è migliorato anno dopo anno ed entrambi hanno raggiunto un’ottima competenza in inglese. Come famiglia abbiamo sempre trovato un ambiente accogliente e un’attenzione all’individuo da parte di tutto il personale. È stata un’esperienza preziosa, direi quasi unica”. Parole, queste, che sintetizzano gli obiettivi che questo ambizioso progetto a vocazione internazionale vuole e continuerà a perseguire.