Riuscitissimo evento di fine 2022 a Villa Calcaterra di Busto Arsizio, con ospiti di alto livello come il professor Stefano Caracciolo, il coreografo e storyteller Davide Manico, oppure lo psicanalista e scrittore Andrea Panico. L’appuntamento ha ribadito il percorso di crescita della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Integrata e di Comunità germogliata all’interno dell’universo ACOF Olga Fiorini. La direttrice didattica Chiara Massazza: «Ricopriamo un ruolo sempre più significativo all’interno della comunità scientifica»
BUSTO ARSIZIO – Una realtà di eccellenza del territorio, riunita in festa per celebrare l’ennesimo anno formativo portato in fondo nel segno della qualità. Così, secondo lo stile consolidato di SPIC ACOF (la Scuola di specializzazione in psicoterapia integrata e di comunità germogliata nel 2008 all’interno dell’universo Olga Fiorini), l’evento che chiude le attività del 2022 si è trasformato in un contenitore di interventi di spessore.
Per due giorni, nelle sale di Villa Calcaterra a Busto Arsizio – utilizzate grazie alla lunga collaborazione instaurata con Icma – il momento dedicato agli esami di ammissione alla tesi per gli iscritti al quarto anno del percorso, è stato arricchito da una lunga serie di riflessioni, stavolta incentrate sul tema della “Gentilezza e gratitudine in psicoterapia”. Questo è stato appunto il titolo della lectio magistralis che ha aperto i lavori, nella quale si è cimentato Stefano Caracciolo, professore ordinario all’università di Ferrara, garante scientifico della stessa SPIC e autore di numerosi libri di successo. A introdurlo è stata Maria Rosa Madera, direttrice scientifica della scuola bustese, che ha aperto i lavori e, assieme ai due manager che gestiscono ACOF, ovvero Mauro e Cinzia Ghisellini, ha ringraziato il professor Caracciolo per il suo pluriennale impegno per la scuola.
L’evento di fine annata è stato ricco di spunti. Davide Manico, coreografo, formatore e storyteller, ha tenuto un suggestivo intervento dedicato alla gentilezza in sintonia con la danza, riuscendo davvero ad emozionare gli spettatori con una performance in cui danza e testo si sovrappongono per creare una trama emotiva, raccontando il suo modo di tornare sui propri passi, la sua necessità di riscaldare cuore, corpo e mente per praticare la gentilezza.
Particolarmente significativo anche il pomeriggio “A confronto sul divano”, una sorta di talk show in cui Giorgio G. Alberti, Roberto Carnevali e Alessandra Micheloni hanno approfondito i significati e le implicazioni cliniche dell’integrazione. La seconda giornata ha aperto diverse riflessioni in termini clinici con altri interventi di qualità: Erika Minazzi e Michele Rugo, docenti della scuola, hanno animato la programmazione domenicale. Prima si sono cimentati nell’analizzare l’ansia e le sue declinazioni, poi hanno interloquito con lo psicoanalista Andrea Panico per la presentazione del suo libro “Batman ha paura dei pipistrelli: l’adolescenza come metafora della psicoanalisi”, in un momento organizzato in collaborazione con Jonas Varese Onlus. Presente anche l’assessore alle politiche educative Daniela Cinzia Cerana. «Per la nostra città – ha evidenziato l’esponente del Comune, che ha patrocinato l’iniziativa – avere una realtà di questo livello è un elemento prezioso, in grado di darci lustro e assolutamente da sostenere».
Al centro della due giorni di incontri è finito ovviamente il percorso annuale di SPIC, capace di catturare sempre più consensi. «La nostra grande soddisfazione – sottolinea Chiara Massazza, direttrice didattica della scuola – sta nell’aver dimostrato ancora una volta come questa realtà sia in crescita e sempre più capace di dialogare con una lunga serie di interlocutori, ricoprendo un ruolo significativo all’interno della comunità scientifica. Il 2022 è stato un anno molto positivo e le giornate dedicate agli allievi di oggi, di ieri e di domani hanno ribadito l’efficacia degli sforzi che stiamo compiendo».