Due giornate di incontri, domande, spettacoli e approfondimenti per gli studenti di The International Academy di Busto Arsizio. Lo speciale progetto di educazione civica ha cercato di evidenziare il concetto di rieducazione dei detenuti e il ruolo preventivo della scuola, puntando a superare gli stereotipi e ad approcciare l’universo penitenziario – minorile ma non solo – con maggiore consapevolezza.
BUSTO ARSIZIO – Due giorni intensi, dedicati alla scoperta del mondo carcerario e all’approfondimento dei diritti e dei doveri esistenti nelle case circondariali italiane, permettendo ai ragazzi dei licei quadriennali di The International Academy di toccare con mano un universo complesso e spesso accompagnato da stereotipi. Due giorni speciali che la scuola di Busto Arsizio, inserita nella galassia ACOF Olga Fiorini, ha così voluto consacrare a un percorso di educazione civica mirato a donare consapevolezza ai giovani rispetto all’ambito carcerario e ad affrontare le tematiche correlate senza semplificazioni né pregiudizi.
La prima giornata è stata incentrata sull’analisi e il confronto rispetto alla vera funzione delle pene detentive, cercando di tenere assieme quel filo che lega lo sbaglio commesso da una persona, la necessità di comminare una punizione ma anche l’obiettivo di una vera rieducazione del detenuto, avviando un progetto che lo prepari a inserirsi di nuovo e legalmente nella società.
Per questo gli studenti hanno potuto dialogare con uno dei massimi esperti in tema di diritto, vale a dire il dottor Ciro Cascone, docente di diritto di famiglia dell’Università Cattolica, avvocato generale nella procura di Bologna e per tantissimi anni procuratore capo nel tribunale dei minori di Milano.
La lezione di Cascone è stata incentrata sui tanti rischi di commettere reati esistenti sulla strada di ogni individuo, anche dei più giovani, e di quale ruolo possa avere la scuola per evitare che i ragazzi compiano scelte che ne segnino in maniera negativa il cammino di crescita.
«Abbiamo invitato il dottor Cascone per cercare insieme a lui di leggere questa società in continua evoluzione», spiega la preside Laura Papini. «Ci chiediamo quale sia il ruolo della scuola intesa come comunità educativa; che cosa l’istruzione possa realmente fare. Ci chiediamo cosa succede a questi ragazzi quando non hanno un contesto scolastico che li possa ascoltare, che li aiuti a riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, che permetta loro di sviluppare un pensiero critico».
La seconda giornata del progetto è stata invece dedicata alla conoscenza diretta di una struttura penitenziaria, con gli studenti di The International Academy che sono stati accompagnati dentro il carcere minorile Beccaria di Milano. Lì i liceali hanno assistito allo spettacolo “Errare humanum est”: una riflessione sul disagio, la devianza minorile e la giustizia, condivisa da un gruppo di giovani di PuntozeroTeatro con i loro coetanei bustocchi, per provare a mostrare che cambiamento e crescita personali sono possibili. Dopo l’esibizione, spazio a un emozionante dibattito, per completare una due giorni di vera crescita civica.