Giovedì 2 dicembre dalle ore 19.30, allo stadio “Chinetti” di Solbiate Arno, una partita mista fra le squadre maschile e femminile della Solbiatese servirà a rilanciare il messaggio contro ogni abuso. Prima del match si terrà un momento di esibizioni e riflessioni sul tema con gli studenti del Liceo delle Scienze Umane di ACOF. Il ricavato dell’evento andrà interamente all’Associazione Sicura di Gallarate. La referente della scuola Monica Gorrasi: «Momento simbolico per educare al rispetto, partendo dalle nuove generazioni».
BUSTO ARSIZIO – Una partita di calcio che vuol essere un inno alla parità di genere e al rispetto. E, prima del match, un momento di arte e riflessione a cura di ragazzi e ragazze del Liceo delle Scienze Umane di ACOF, realtà scolastica ancora una volta impegnata in prima fila quando si tratta di portare avanti valori e solidarietà. L’evento “Un calcio alla violenza” – in programma giovedì 2 dicembre 2021 a partire dalle ore 19.30 allo stadio “Chinetti” di Solbiate Arno – può considerarsi una sorta di atto finale delle manifestazioni organizzate in tutto il territorio nazionale per combattere abusi fisici e psicologici nei confronti delle donne.
L’appuntamento avrebbe dovuto tenersi il 25 novembre, nella giornata clou dedicata a questa tematica, ma le condizioni meteo hanno consigliato di posticipare l’iniziativa di una settimana. D’altronde il programma è decisamente ricco e significativo, quindi merita di essere valorizzato nel miglior modo possibile: si comincerà alle 19.30 con una serie di esibizioni teatrali e musicali, con letture e coreografie, attraverso le quali oltre sessanta liceali di ACOF porteranno la loro testimonianza su questa battaglia contro ogni forma di prevaricazione. Subito dopo, invece, scenderanno in campo due formazioni miste composte dai ragazzi della prima squadra della Solbiatese Calcio e dalle ragazze della Solbiatese Azalee, per una sfida dal forte valore simbolico. L’ingresso al campo sportivo costerà 5 euro e questo perché ACOF ha deciso di aggiungere al programma della serata anche un’appendice benefica, in modo che l’intero ricavato possa essere destinato all’Associazione Sicura di Gallarate, impegnata contro ogni violenza di genere.
«Siamo davvero orgogliosi di poter proporre un evento così denso di significati e messaggi, unendo il mondo della scuola a quello dello sport, quindi lasciando che siano le nuove generazioni a indicare la strada del rispetto e della crescita comune», spiega Monica Gorrasi, impegnata come organizzatrice nella doppia veste di referente del Liceo delle Scienze Umane e di presidente della società Solbiatese Azalee 1911. «Il calcio in questa occasione diventerà veicolo di parità, nonché strumento con cui cui donne e uomini faranno squadra e si fronteggeranno sportivamente. In questo contesto i nostri studenti hanno scelto di raccontare, attraverso le arti espressive, l’energia, la forza e la consapevolezza delle donne nel loro percorso di autodeterminazione. Negli ultimi anni abbiamo sempre voluto essere parte attiva in questa sfida contro ogni violenza, ad esempio nel 2020 abbiamo curato un progetto con video dedicati al lavoro di Eva Onlus. Quest’anno abbiamo invece deciso di fare qualcosa di diverso, certamente impegnativo ma anche molto stimolante per i giovani».
La proposta di tirare “Un calcio alla violenza” è stata accolta con entusiasmo da tutte le realtà coinvolte. A partire ovviamente dai vertici di ACOF, considerando che da sempre Mauro e Cinzia Ghisellini (quest’ultima è anche presidente dell’Associazione delle Società Sportive Bustesi) lavorano per una scuola aperta, moderna, oltre gli stereotipi superati, capace di essere attiva nelle battaglie sociali, sempre con lo sport scelto come strumento basilare di educazione e crescita. A sostenere l’evento anche Silvia Gatti, presidente della Solbiatese Calcio, e l’Amministrazione Comunale di Solbiate Arno, che ha patrocinato l’appuntamento.